giovedì 20 gennaio 2011

MONSTERS


Quando ho visto il trailer di questa pellicola ho immaginato di trovarmi di fronte all'ennesimo mocumentary erede di Cloverfield (già a sua volta erede di Blair Whitch erede anch'esso dei primi falsi docu-film italiani!!!).
Tutto avrei pensato meno che con un budget di appena 15.000 $ (dichiarati) Gareth Edwards (scafatissimo regista di documentari a sfondo disastroso) ponesse lo spettatore dinanzi a quella che sostanzialmente non può che essere riassunta come una storia d'amore, raccontata con la struttura del road movie.
Sulla trama alla fine non c'è molto da dire visto che qualunque sito o blog ha già descritto nel dettaglio più o meno tutto.
Sei anni dopo un’invasione aliena la terra si trova infestata da bizzarre creature che paiono la fusione tra un elefante e una piovra gigante. Per cercare di impedire la diffusione di questi esseri l'America è stata separata da una sorta di grande muraglia di cemento armato che delimita la cosiddetta "zona rossa" (sostanzialmente il Messico) dal resto del Paese ancora "pulito". Il fotoreporter Scoot Mc Nairy (un bravo Andrew Kaulder) accetta di scortare Whitney Able (Samantha Wynden) figlia del proprio editore, attraverso la zona infetta sino alla frontiera e rientrare negli Stati Uniti.
Detta così la trama farebbe pensare ad una sorta di avventura tra alieni, cadaveri, esplosioni e battaglie senza fine.
E invece no.
Monsters sembra voler porre allo spettatore il dubbio su chi siano i veri mostri della pellicola.
Durante questo incredibile viaggio si assiste in maniera inerme a episodi di razzismo, snobbismo, cinismo ed estrema sofferenza.
A fare da sfondo a tutto questo c'è l'onnipresente atmosfera apocalittica che pervade durante il tragitto intrapreso dai protagonisti.
Questi ultimi poi sembrano quasi voler rappresentare gli estremi valori contrapposti con il cinico giornalista (INIZIO SPOILER che si rivelerà poi essere un sentimentalissimo padre di famiglia FINE SPOILER) e l'ingenua e pura figlia di papà, col matrimonio ormai già promesso ma non certo autonomamente deciso, che finisce con l'essere vittima del rude e cinico fascino del suo compagno di viaggio.
Con questi presupposti la pellicola non può che assumere un ritmo lento, quasi esaperato.
Quello che riesce però a tenere davati allo schermo è innanzitutto la presenza delle creature che, molto abilmente non vengono mostrate per intero sino agli ultimi minuti di film (Cloverfield insegna molto) e in secondo luogo il dubbio di essere di fornte ad un film che vuole raccontare qualcosa di più profondo oltre al viaggio.
Solo alla fine si comprende come tutta l'avventura vissuta dai protagonisti serva solo a far da scenario all'ingiustizia patita da questi giganteschi esseri, trovatisi loro malgrado su un pianeta totalmente estraneo ma anch'essi in grado di amare e per questo con la volontà di sopravvirere ovunque e comunque.
Parlando poi di qualche dato tecnico non si può che elogiare tanto l'aspetto quanto la realizzazione dei "mostri", ottimamente integrati nella pellicola e assolutamente affascinanti.
Ottimo anche il sonoro, con i versi delle creature che ricordano quelli di giganteschi mammiferi marini.
A fine proiezione però ci si alza dalla sedia con un senso di incompletezza.
Forse non vale la pena vedere un film simile al cinema.
Considerato che ormai i moderni televisori sono in grado di farci ugualmente apprezzare immagini e sonoro di alta qualità, credo che Monsters possa meglio apprezzarsi in DVD o BluRay perchè oltre alle immagini il regista è riuscito a fissare qualcosa che forse merita una visione successiva.
Non certo un capolavoro, ma sicuramente un film diverso dal solito.



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