lunedì 7 febbraio 2011

PIRANHA 3D

3D...arte del riciclo. Questa per lo meno la mia personale interpretazione della "nuova" forntiera del cinema. Del resto non ci vuole un genio a ricordare negli anni 80 i tendoni dei luna park itineranti che proiettavano filmatini di 10 minuti con la stessa tecnologia. Basta poi sfogliare qualche libro di vecchie locandine per rendersi conto che prima del technicolor è arrivato il 3D negli anni 50.
Ok, facciamoci abbindolare con questa falsa innovazione e vediamo se nel corso di sessantanni qualcosa è cambiato.
Per fare questo diamo una scorsa a Piranha 3D, remake a medio budget del film di Joe Dante del 1978, per l'occasione diretto da Alexander Aja che già si era occupato di riportare sugli schermi "Le Colline hanno gli Occhi".
La trama è praticamente la stessa dell'originale: Lake Victoria, Arizona. Durante lo Spring Breack, la settimana di sole, mare e baldoria che anticipa la sessione estiva degli studenti americani la cittadina si popola di giovani sballati ed iniziative musicali. Un'improvvisa scossa tellurica libera dai fondali del lago banchi di pesci preistorici carnivori. A complicare ulteriormente le cose arriva anche una troupe impegnata a girare un film porno che ingaggia un ragazzino del luogo come guida per trovare le location più suggestive. Ben presto però la gente si rtenderà conto di essere solo carne da macello per i voraci abitanti delle acque.
Plot semplicissimo per un altrettanto semplice remake che si nota immediatamente per due caratteristiche: l'infarcitura di attori o ex attori famosi e gli ettolitri di sangue finto utilizzato dagli effettisti speciali.
Sotto il primo profilo possiamo contare: Elisabeth Shue, Critopher - Back to the Future - Lloyd, Richard Dreyfuss, Jerry - Il mio amico Ultraman - O' Connell, Ricardo - Desperate Housewives - Cavira, Vingh - Mission Impossible - Rames, Eli - Hostel - Roth, e perfino qualche celebre pornostar.
Attori più o meno famosi ma sicuramente noti a tutti per i loro precedenti ruoli in film e telefilm per lo più delle passate stagioni che pongono allo spettatore il dubbio sul perchè abbiano voluto partecipare alla pellicola.
A darci la risposta è però il secondo aspetto menzionato ossia il truculento uso degli effetti speciali che volutamente rendono il film di Aja qualcosa di grottesto e caricaturale allo stesso tempo.
Lo smodato utilizzo di violenza, sangue, carne fatta a brandelli, sapientemente alternato a scene di nudo fanno comprendere il divertissement che sta dietro a questo film, dove la tecnologia 3D ci mostra SPOILER il pene del regista di film porno che viene fagocitato e successivamente rigurgitato da un famelico pesce FINE SPOILER rendendo la violenza una sorta di grottesca comicità di pseudo denuncia dello squallidume della società americana.
Quest'ultima è infatti descritta con un tripudio di nudi, sballo continuo e stupidissima spensieratezza che porta inevitabilmente al tracollo di ogni essere vivente fatto a pezzi dalle fauci dei piranha preistorici.
Di questo non viene fatto mai mistero, nemmeno nella locandina ove in preludio al titolo si trova scritto "SEA SEX AND BLOOD" proprio per avvertire lo spettatore che in questa pellicola non si discuterà certo dei massimi sistemi.
Passando al comparto tecnico vero e proprio (credo di aver fatto un volo un po' troppo pindarico con la fantasia) il film è una mezza delusione.
Dopo i primi 5 minuti di scene in 3D cui ci si fa subito l'occhio (prima che sopraggiunga il fastidio dovuto agli scomodissimi occhialini) l'attenzione viene subito catturata dai pesci, quasi interamente realizzati in CGI ma pessimamente integrati con il resto delle scene.
Certo non raggiungiamo i livelli della Asylum, ma onestamente per un film che fa dell'impatto visivo il suo cavallo di battaglia c'era da aspettarsi qualcosa di più.
Eccellenti invece gli effetti tradizionali, il regista infatti al digitale accompagna volentieri sangue, protesi, manichini e schifezze gommose varie che più di una volta fanno togliere lo sguardo dallo schermo.
Alla fine guardando Piranha 3D si ha l'impressione di essere entrati in un violentissimo tunnel del terrore visto che la trama è quanto di più scontato possa esistere, e nell'attesa del finale (SPOILER che regala una scontatissima apertura ad un seguito FINE SPOILER) lo spettatore non fa altro che interrogarsi su quale ulteriore truculentissima fine toccherà al prossimo malcapitato di turno.
Beh diciamo che su questi interrogativi chiunque troverà soddisfazione visto che il regista non ha risparmiato nulla, ma proprio nulla ai particolari anatomici massacrati dai pescetti.
Un horror semplice e diretto, proprio come una giostra del luna park.

4 commenti:

  1. non sarà niente di che ma la tua recensione mi ha fatto venir voglia di andarlo a vedere
    speriamo solo che sia meglio di San Valentino di Sangue 3D
    Ste

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  2. SVDS3D risentiva di una regia troppo legata alle scene 3D.
    Qui a parte qualche scena direi che Aja ha fatto un buon lavoro.
    Quello che davvero delude è l'apporto digitale, in alcuni punti i pesci sembrano appartenere più ad un cartoon Disney che ad un film horror. Sinceramente non ho idea di cosa avessero in mente, ma il risultato è poco soddisfacente.

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  3. La vecchia locandina era molto più fica!

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