domenica 7 agosto 2011

Capitan America - il primo vendicatore

Proprio prima che il multisala si conceda la pausa estiva di ferragosto sono riuscito ad andare a vedere il tanto atteso film Marvel di quest'estate.
Mi sono chiesto come il pubblico europeo potesse accogliere la celebrazione del supersoldato impersonificatore del mito americano specie in questo periodo in cui gli USA, giorno dopo giorno, non fanno altro che perdere credibilità davanti al mercato economico mondiale.
Eh sì, per l'America, così come per tutto il mondo in generale, non è certo un bel periodo visto che tra economia e guerra tutte le nazioni sembrano avercela con lei.
Per "lo Stato degli Stati" questa situazione si presenta quasi come un dejà-vu vissuto negli anni sessanta a causa del Viet Nam e ancor prima, negli anni 40 con la seconda guerra mondiale.
Ed è proprio da quest'epoca che la pellicola di Joe Johnson inizia a narrare la storia di Steve Rogers, minuto giovane americano che più di ogni altra cosa vorrebbe mettere il proprio infinito coraggio al servizio dell'America.
Purtroppo il suo fisico non gli permette di superare i test di arruolamento e Steve deve assistere inerme al reclutamento del proprio amico Bucky.
L'opportunità per cambiare il proprio destino gli verrà offerta durante la visita al Science Expò di Howard Stark (il padre di Tony aka Iron Man) dove Steve incontra il Dr. Abraham Erskine che subito riconosce nel ragazzo l'unica vera dote che può fare di quest'ultimo un vero soldato: un coraggio smisurato.
Vediamo quindi Steve sottoporsi al progetto segreto per la creazione del supersoldato che da esile e rachitico ragazzino lo tramuta in un manzo da copertina dotato di una forza ed agilità smisurata.
Contemporanemaente alla genesi di Rogers ci vengono mostrate le trame della segretissima organizzazione nazista denominata Hidra, corpo speciale creato da Hitler per indagare sull'occulto.
Il leader dell'organizzazione, Teschio Rosso, si impossessa di una misteriosa pietra appartenuta ad Odino da cui riesce a ricavare un'energia smisurata con la quale ha intenzione di regnare sul mondo intero sgominando lo stesso Hitler.
Chi si interroga su come finirà il duello tra americani e nazisti spero lo faccia ironicamente perchè è chiaro che il bene trionferà anche questa volta.
Non sono infatti qui per parlarvi della trama del film, su cui credo di aver detto molto più di quanto si possa trarre dalla pellicola, quanto piuttosto del risultato complessivo che il prodotto di Johnson mostra sullo schermo.
Personalmente ho davvero schifato oltre ogni limite il precedente prodotto del regista, il pessimo Wolfman,, con Benicio del Toro ed Anthony Hopkins, quindi non mi aspettavo certo un film migliore.
E così è stato: Capitan America mostra gli stessi problemi del lavoro che lo anticipa ovvero una manicale cura dei dettagli ma tanta lentezza per quel che riguarda lo svolgimento vero e proprio.
Per chi non lo sapesse Johnson ha un amore viscerale per il vintage avendo lavorato per anni fianco a fianco con Spielberg nella trilogia di Indiana Jones oltre ad aver trasposto su pellicola le gesta dell'eroe fumettistico Rocketeer.
Beh, il pregio di questo factotum della regia è di saper creare delle bellissime scene sfruttando costumi e scenografie ultra dettagliate. Questo è senz'ombra di dubbio il lato più interessante di Cap Ap dove sin dalla prima inquadratura si coglie l'atmosfera spilberghiana in tutta la sua essenza.
Altro punto sicuramente a favore va ai due writers Christopher Markus e Stephen McFeely che hanno voluto rappresentare una parte inedita del personaggio che dopo essere diventato il simbolo dell'America e della sua potenza bellica non viene mandato in prima linea ma ridotto ad una scimmia ammaestrata star di ridicoli show itineranti per sollazzare i soldati.
Notevole anche lo sforzo fatto per tentare di integrare la pellicola con i due predecessori Iron Man 2 e Thor con tanto di SPOILER finale che anticipa molto dettagliatamente quel che ci attenderà nel 2010 con The Avengers FINE SPOILER.
La vera pecca arriva purtroppo dalle interminabili scene di battaglia fatte di sparatorie, incendi esplosioni e virtuosismi accennati che seppur bellissime e raffinate paiono quasi superflue e finiscono col rallentare l'insieme.
Mi sono accorto maggiormanete di questo dettaglio grazie a mia moglie che per amore mi ha accompagnato al cinema e a luci accese mi ha detto che le è spiaciuto che non abbiano dedicato maggior tempo alle sensazioni provate da Rogers dopo la sua trasformazione o al rapporto tra questi e il Dr. Erskine.
E' proprio vero, Capitan America è visivamente stupendo, la fotografia è a dir poco magnifica e la costante espressione di stupore di Chris Evans viene compensata dall'interpretazione di mostri sacri quali Hugo Weaving,Tommy Lee Johnes e Stanley Tucci che regalano più di un momento di vera emozione.
Anche la parte ambientarta al fronte, con gli show a suon di majorette sembra aprire la trama a dei risvolti psicologici che proprio sul più bello vengono stroncati da esplosioni e sparatorie a profusione.
Lo stesso villain Teschio Rosso si rivela così, frettolosamente, sciogliendo il dubbio dello spettatore se si tratti o meno di una macchietta o di un vero supercattivo.
L'imprtessione è di un film troppo diluito il cui finale viene tirato via frettolosamente.
Quel che rimane interessante, oltre agli aspetti positivi già citati sopra, è il raffronto di questo vecchio eroe patriottico con l'attuale situazione americana, ma è un compito che viene affidato allo spettatore e non offerto direttamente dalla pellicola.
Che si tratti di un aspetto voluto o casuale ci si alza dalla poltrona domandandosi se il personaggio di Cap Ap scuoterà gli americani di oggi così come ci viene mostrato nel film e questo sicuramente rende il personaggio interessante anche al di fuori della propria patria.
Alla fine Capitan America il primo vendicatore è un film Marvel diverso dagli altri che va apprezzato proprio per il tentativo di raccontare una storia diversa che sicuramente continuerà (probabilmente deludendo!!!) nel successivo The Avengers.
Per ora quello di Johnson è un tentativo riuscito a metà, ma ha il pregio di avermi comunque incuriosito.

P.S. parlare della pellicola di Johnson senza citare il primo film dedicato all'eroe a stelle e strisce non sarebbe bello. Va infatti ricordato che nel 1989, quando la DC Comics aveva bissato il successo cinematografico del franchise sdi Superman col Batman di Tim Burton, anche la Marvel decise di lanciarsi nelle produzioni cinematografiche di alcuni suoi eroi.
A dire il vero un primo tentativo era già stato fatto con Spiderman cui era stata dedicata una orrenda serie TV e due spin off cinematografici e proprio per evitare ulteriori flop si pensò di realizzare alcuni film che secondo i dirigenti Marvel, sarebbero risultati fattibili grazie alla semplicità dei supereroi. Per tali motivi negli anni ottanta abbiamo visto nascere produzioni abnormi, talune nemmeno distribuite a livello cinematografico, come il film su She Hulk (con una sempreverde - è il caso di dirlo - Brighitte Nielsen) o la pellicola dedicata a Il Punitore interpretato da Dolph Lunergrand o, peggio di tutti il film sul Fantastic 4 prodotto da Roger Corman e che secondo la leggenda fu realizzato in fretta e furia solo per prorogare di altri 20 anni la licenza sui diritti acquisiti dalla Fox.
In mezzo a queste orride esperienze si colloca il film di Capitan America realizzato nel 1990 da Albert Pyune e ambientato per lo più in Italia!!! Si, Capitan America affronta Teschio Rosso nella romantica cornice di Porto Venere. Tra gli attori si segnala perfino una giovanissima Francesca Neri (che sicuramente non avvalora la pellicola di Pyune nel proprio curriculum).
Toglierò ogni dubbio sin dal principio, il film è davvero osceno: il costume di Cap Ap è totalmente ridicolo, sembra la tuta di un addetto all amanutenzione dei pozzi neri, interamente in gomma sbiadita e, udiete udite, con finte orecchie di gomma applicate sul cappuccio. Peggio di Capitan america però c'è solo Teschio Rosso che oltre a sfoggiare per quasi tutto il film un sorriso da foto ricordo tutto sembra che uno spietato gendarme nazista.
Non mi soffermerò sulla trama per il semplice fatto che praticamente non esiste, ma se qualcuno di voi ha intenzione di vedere quest'accozzasclia pop-trash vi dico che in occasione della nuova pellicola deidcata all'eroe USA la MGM ha deciso di buttare fuori il DVD di quest'oscenità.
Per chi vuole dargli un'occhiatina in anteprima su youtube è disponibile un meraviglioso trailer.

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