venerdì 8 aprile 2011

Kick Ass

E' da un bel po' che non scrivo su questo blog e il motivo è perchè è da un bel po' che non vedo un film meritevole di una recensione.
Fortunatamente ho avuto occasione di visionare Kick Ass, di Matthew Vaughnn, pellicola di cui ho sentito tanto parlare e che non vedevo l'ora di poter affrontare attentamente.
Purtroppo non ho ancora avuto modo di leggere l'intera opera, scritta dal guru delle sceneggiature fumettistiche Mark Miliar e disegntaa da John Romita, ma fortunatamente ho letto quanto basta per cogliere le differenze che, esigenze di copione e di mercato hanno imposto agli scenggiatori.
Del fumetto di Kick Ass ho immediatamente apprezzato la chiave noir con cui sono descritte determinate scene, e posso dire che Vaughnn ha rispettato parecchio questo stile.
Altra nota a favore dell'opera cartacea sono i forti contrasti tra l'innocenza grafica con cui sono rappresentati certi personaggi e l'orrore delle situazioni in cui sono inseriti.
Posso dire che il regista è abilmente riuscito a interpretare a modo proprio anche questo aspetto senza deludere i fan del fumetto.
Veniamo dunque al film vero e proprio.
Inizialmente ho pensato che non fosse facile mettere su schermo un'opera così eterogenea e vi spiego subito il perchè: Kick Ass è un gigantesco frullatore di citazioni nerd, pulp supereroistiche, trash, violenza, comicità, musica, colori, azione, sentimenti, buoni principi, bassezza morale.
Kick Ass è tutto e il contrario di tutto, e forse è proprio questo il motivo per cui la pellicola funziona, e molto bene!
Nel seguire le imprese di Dave, liceale nerd che sogna di poter diventare un vero e proprio supereroe lo spettartore viene portato ad una continua immedesimazione.
Compatiamo Dave vedendolo spendere 100 $ per l'acquisto di una sorta di tuta da sub con cui, nell'intento di combattere il crimine, viene rovinosamente massacrato. Ridiamo di Dave quando, dopo aver supplicato il medico di non ricoverarlo con la tuta da supereroe viene tacciato da tutti di omosessualità, e ci incuriosiamo quando lo vediamo incontrare i misteriosi Big Daddy e sua figlia Hit girl, due veri "giustizieri della notte" che cercheranno di contrastare l’impero della droga messo su dal perfido Frank D’Amico, aiutato dal figlio Chris.
Kick Ass è una continua escalation, un turbine di emozioni miste tra comicità, rabbia e gioia. Veramente memorabile la scena in cui assistiamo alla nascita del personaggio sotto le telecamete dei cellulari dei passanti.
Peccato davvero per la lieve caduta di stile proprio in ultimo dove, in quasi due ore di situazioni comunque esagerate ma pur sempre crude assistiamo all'inserimaento di un po' di fantasia.
Pazienza, questo non deve guastare la visione di un film che secondo il mio modestissimo parere è quanto di più interessante sia mai stato realizzato in materia di supereroi, non scherzo.
Il merito va in parte al cast dove spicca il volto noto di Nicolas Cage che miracolosamente riesce a regalare un campionario di espressioni mai viste prima.
Bravissima però Hit Girl, interpretata dalla giovane Chloe Moretz e assolutamente funzionale Aaron Johnson che dipinge il protagonistsa Dave Lizewski secondo i giusti canoni nerd.
Ottima la regia, ricca di citazioni sia nei dialoghi che nelle inquadrature, talvolta coadiuvate perfino da didascalie fumettistiche.
Nonostante le non poche differenze dal'opera fumettistica Mattthew Vaughnn ha saputo relaizzare un ottimo film che sicuramente andrò ad aggiungere alla mia videoteca col dubbio se inserirlo tra i vari Iron Man Spider Man ecc. ecc. oppure accanto a Pulp Fiction e Kill Bill!!!

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