martedì 15 febbraio 2011

TROLLJEGEREN aka The Troll Hunter

Quando nel 1998 uscì "The BlairWitch Project" per il cinema di allora fu un vero smacco vedersi soffiare i guadagni da una pellicola pseudo-amatoriale che faceva del "non mostrare" il suo punto di forza.
L'industria del cinema di fine anni 90 si sorreggeva ancora sul massiccio impiego di denaro per tentare di sorprendere lo spettatore con qualcosa di inusuale e non c'è quindi da meravigliarsi per il successo riscosso dalla pellicola dedicata alla strega di Blair.
I tempi però si sono evoluti e l'avvento del digitale, oltre a snellire notevolmente i costi, ha davvero permesso di creare qualsiasi cosa.
Dieci anni fa era ipensabile realizzare film del calibro di Avatar o gli stessi Harry Potter & soci ma oramai la computer graphic viene impiegata quasi come una costante, a volte anche solo per dei dettagli insignificanti per questo motivo la scelta di produrre una finta pellicola amatoriale può essere un enorme rischio.
Produrre oggi un mokumentary significa avere innanzitutto delle buone idee, altrimenti si finisce col fare la fine dell'orrendo "The Last Exorcism".
Oggigiorno ci sono ancora esempi di produzioni ben riuscite, "Rec" e "Paranormal Activity", pur non essendo certo capolavori di originalità, ne sono un esempio.
Parliamo qundi di questa singolare pellicola e della sua originalità.
The Troll Hunter ha di originale l'ambientazione: la Norvegia.
Terra lontana, circondata da miti e leggende per lo più sconosciuti alla tradizione europea (tanto più a quella statunitense).
The Troll Hunter ha di originale le creature: i troll.
Esseri appartenenti al folklore locale i troll, che nei miei ricordi d'infanzia erano gli antagonisti di David Gnomo, sono creature strane, affascinanti e spaventose, a tratti perfino ributtanti.
L'impiego di questi due fattori, terra lontana e creature mistiche, ha sicuro fascino, ed è per questo che ho voluto vedere la pellicola in anteprima.
L'inizio del film è banale quasi come tutte le pellicole del genere: un finto messaggio avverte lo spettatore del ritrovamento delle registrazioni che sta per visionare, montate nell'esatto ordine in cui sono state rinvenute.
Finalmente arriva il film.
Tre studenti dell'Università di Volda stanno cercando di realizzare un documentario su aluni fenomeni misteriosi: nella zona da loro battuta pare che si stiano verificando misteriose morti di esemplari di orso anticipate da altrettanto assurde razzie di berstiame.
Inizialmente la loro attenzione si focalizza su Hans, presunto bracconiere che, pedinato dutante la notte, si rivela essere un cacciatore di Troll.
Fin qui il plot sembrerebbe essere abbastanza piattino, ma ad arricchire ulteriormente la storia ci pensa lo sceneggiatore che rende Hans un improbabile agente del TSO, sorta di forza speciale anti troll creata dal Governo norvegese per evitare che la popolazione venga a conoscenza di questi strani esseri.
Scopriamo così che gli orsi morti non sono altro che carcasse trasportate dal TSO per coprire i danni causati dai Troll e che il povero Hans ha il compito di abbattere le creature che creano problemi e che potrebbero venire allo scoperto.
Confesso che non mi aspettavo una trama simile, pensavo di vedere una sorta di fiaba splatter con un misterioso cacciatore di troll che sfida se stesso tentando di sconfiggere queste misteriose creature e invece sono rimasto positivamente stupito nel vedere che regista e sceneggiatore hanno creato qualcosa di originale.
Intendiamoci, le teorie complottistiche non sono nulla di nuovo, ma vedere tirare in ballo i Troll al pari di come Voyager tratta le scie chimiche è stata un'inaspettata sorpresa che mi ha colpito in positivo.
Grandissima attenzione è stata dedicata ai Troll, andando avanti col film scopriamo infatti che esistono numerose razze, alcune delle quali nolto territoriali ed in conflitto tra loro.
Altra nota positiva è data dal design delle creature, molto ben realizzate e soprattutto per niente banali o approssimative.
Si nota appena una certa legnosità in alcune movenze, ma siamo pur sempre dinanzi esseri che si tramutano in roccia! Scherzi a parte niente da rimproverare all'integrazione degli effetti digitali col girato reale, davvero ben realizzati.
La teoria complottistica che fa da sfondo alla caccia ai troll non ci sta male, regalando talvolta qualche sorriso (specie quando si scopre che i troll giganti delle montagne sono la maggior causa di black out della Norvegia).
Insomma il prodotto in se e per se appare ben realizzato.
Certo non siamo di fronte ad un horror e nemmeno ad un Thriller e questo potrebbe deludere chi si aspetta di fare salti dalla sedia.
Trolljegeren è quasi un prodotto di nicchia, a metà tra un fantastico ed un avventuroso con dei piccoli sprazzi di spy-movie.
E allora resta da chiedersi a chi possa piacere un film simile, fatto di oltre 100 minuti di filmato di camera a spalla, non montato e con una quantità smisurata di scene buie in cui ci si domanda cosa diavolo si sta vedendo.
I fan dei mokumentary apprezzeranno sicuramente così come gli amanti di David Gnomo.
Scherzi a parte tanto di cappello agli autori di The Troll Hunter che in un momento dove si può effettivamente mostrare qualsiasi effetto speciale hanno saputo creare un progetto interessante, dove trama, creature ed effetti sono sapientemente mescolati il cui unico vero difetto è dato dall'eccessiva serietà con cui si è voluto realizzare certi personaggi che, nei loro ruoli iappaiono quasi delle macchiette.
Per il resto Trolljegeren è un simpatico modo per passare una serata, meglio davanti alla tv che al cinema perchè alla fine si tratta di riprese amatoriali.

2 commenti:

  1. DOCUMENTARIO VERAMENTE INTERESSANTE E AFFASCINANTE DAL PUNTO DI VISTA TROLL!LUNICA COSA è CHE VEDENDO QUESTO DOCU..MI è SUBITO VENUTA VOGLIA DI CERCARE INFORMAZIONI SUL SEGRETO CHE IL GOVERNO SEGRETO NORVEGESE CERCA DI NASCONDERE ALLA POPOLAZIOPNE,E DEVO DIRE CHE ARRIGUARDO NON SI TROVA NULLA O VERAMENTE POCO.....SAPRESTE DARMI QUALCHE INDICAZIONI?

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  2. lo spunto del film è l'ennesima leggenda metropolitana alò pari di Nessy per gli Scozzesi o Roswell per gli americani...solo che qui siamo in Norvegia.
    Se trovi poche informazioni è perchè in relatà per questo film è stata creata una sorta di viral-legend ad hoc per attrarre di più il pubblico

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