Eccomi tornato, un po' scosso dal terremoto ma sempre pronto a fornire consigli in fatto di trash horror. In molti mi hanno chiesto di parlare di alcune perle del cinema "de paura" orientale. E allora a grande richiesta eccovi qua il quinto appuntamento con la rubrica più inutile del web!
Da sempre il cinema orientale cerca disperatamente di riportare su pellicola le atmosfere manga.
Purtroppo i risultati non sono mai eclatanti tant'è che per lo più i prodotti live action, salvo rare e recenti eccezioni, vengono sempre relegati nel settore trash.
In Ambito horror il risultato è praticamente scontato...
Mutant girls squad (Sento Shojo)
Giappone 2010 Noboru Iguchi
Che belli i compleanni, da sempre i 16 anni rappresentano un grande meta nell'esistenza di un adolescente. Ce lo ha insegnato la romantic teen comedy più famosa di sempre che per l'appunto di chiama 16 candles, e anche il grande Noboru Iguchi, non potendosi esimere dall'affrontare l'inflazionatissimo tema, è riuscito a dare una visione personalissima di quest'importante passaggio generazionale.
Rin è una ragazza gipponese molto infelice. Inspiegabilmente è oggetto di scherno e maltrattamenti da aprte di tutti i suoi compagni di scuola. Il giorno del suo sedicesimo compleanno i suoi genitori, anziché regalarle chessò un braccialetto, un abitino o magari il classico motorino (seppur in ritardo di un biennio), non trovano niente di meglio che rivelarle la sua natura di mutante. La ragazza non fa nemmeno in tempo a rassegnarsi alla shockante rivelazione perchè irrompe in casa ubno squadrone di giustizieri dei mutanti che fa fuori i suoi genitori. Dalla rabbia per la predita dei familiari Rin troverà la forza per sviluppare i suoi poteri mutanti che le fanno sviluppare una mano mostruosae dotata di artigli affilati come rasoi con cui, assieme a tutti i mutanti del Giappone cercherà di sgominare l'oscura organizzazione governativa che cerca in segreto di sterminare la sua razza.
Un po' Xmen, un po' Devilman, molto molto trash, questo film è un must per ogni appassionato di horror orientale ed è capace di regalare attimi di pura demenzialità offrendo lame che escono dai capezzoli e motoseghe che scaturiscono dai deretani!
Big tits zombie 3D (Kyonyū Doragon: onsen zonbi VS Sutorippà 5)
Giappone 2010 di Takao Nakano
Film, frutto dell'adattamento del manga Kyonyū Dragon di Rei Mikamoto, si presenta come tributo/omaggio al cinema di Robert Rodriguez e Quentin Tarantino attingendo da Grinhouse e From Dusk Till Dawn per poi aggiunger eil classico tocco personale del regista.
Casualmente cinque spogliarelliste di uno squallido e ormai deserto locale di lap dance, scoprono un passaggio segreto nel camerino "artisti" che condice ad una sorta di luogo di culto nascosto nei sotterranei dell'edificio. Nella cripta le 5 pettorute rinvengono un antico libro occulto. Leggendo ad alta voce uno degli incantesimi riportati nel tomo finiscono con l'evocare l'apocalisse, con conseguente rovescio di non morti di ogni genere che iniziano a vagare sulla terra. Recuperato un adeguato arsenale e mettendo a frutto le loro innate doti di campionesse di arti marziali, le cinque strippers affrontano l'orda in un tripudio di sangue e amputazioni.
Probabilmente senza le strippers la pellicola perderebbe il 90% del suo appeal, ma questo polpettone trash si apprezza anche per la regia e la singolare e demenziale trama.
Zombie Ass: Toilet of the Dead (Zonbi Asu)
Giappone 2011 Noboru Iguchi
Questa pellicola narra la triste storia della giovane Megumi, studentessa che come ogni giapponese medio, vanta una grandissima esperienza nel campo dele arti marziali. La ragazza si reca assieme ad alcuni amici in un bosco per un'innocua gita. Maki, una delle ragazze della compagnia, tira fuori dall'acqua un pesce infestato da un bizzarro parassita vermiforme. La giovane, che come la stragrande maggioranza delle adolescenti soffre di problemi di peso (e qui si denota una graaaande finezza del regista nel voler inserire il dramma sociale della bulimia all'interno di questo lavoro) ingoia il vermonzo sperando che possa in qualche maniera influire sulla sua linea. Ben presto però il bosco inizia a popolarsi di morti viventi che paiono uscire proprio dalla toilette di una baita abbandonata. I ragazzi per sfuggire all'invasione di morti viventi puzzolenti si rifugiano nell'abitazione di uno scienziato, il dott. Tanaka, dove scoprono che questi è il responsabile dell'ondata di zombie e merda che sta infestando la vallata.
Sembra un film di Thomas Prostata, sangue e merda...pulp, molto pulp...pure troppo! Zombie ricoperti di feci con mosche ronzanti intorno che camminano alla rovescia perchè spinti dai più bassi istinti!!! Cos'altro aggiungere...da vedere rigorosamente a stomaco vuoto.
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Tokio Gore Police[/title]
Giappone 2008 Yoshihiro Nishimura
Tokyo, futuro non meglio precisato. La polizia è sostituita da un'organizzazione privata chiamata "Tokyo Police Corporation" di cui fa parte la poliziotta Ruka, figlia adottiva del capo dell'organizzazione. Da anni la polizia privata è in lotta contro gli "Engineer", feroci assassini mutanti. Dopo numerose indagini Ruka rintraccia il capo degli Engineer, che dop averla infettata col mormo della mutazione le propone di allearsi con lui e combattere al suo fianco per creare una nazione di Engineer ma la ragazza lo uccide. In un crescendo di violenza, la polizia privata comincia ad uccidere tutti i cittadini sospettati di essere Engineer, ed infine si abbandona al massacro indiscriminato. Durante questa baraonda sanguinaria Ruka manifesta i poteri mutanti finendo col ribellarsi alla propria organizzazione.
Pellicola demenziale solo all'apparenza perchè se si vuole proprio andare a fondo si nota molta complessità nel substrato della trama (complotti politici, riferimenti a Go Nagai, critica della società) fortunatamente però a far da contorno allo sviluppo della storia si trovano effettacci speciali ubersplatter e manichini di latex a profusione che rendono la visione ben più spensierata.
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