martedì 31 maggio 2011

UNA NOTTE DA LEONI 2 - THE HANGOVER PART 2

Sabato scorso sono andato al cinema con mia moglie per vedere il seguito di una delle commedie che più ci ha fatto scompisciare nel corso del 2009.
Abbiamo visto e rivisto il primo capitolo di questa annunciata trilogia almeno 3 volte e ci è sempre piaciuto.
Sarà perchè eravamo reduci dal viaggio di nozze negli Stati Uniti, sarà perchè il film è strutturato seguendo un difficilissimo flaschback, resta il fatto che The Hangover ci ha divertiti tantissimo.
Delusi dal mediocre lavoro intermedio del regista (la parentesi invernale offerta da Parto col Folle) abbiamo atteso con grandissima trepidazione il ritorno di Todd Phillips torna sul grande schermo per vedere come sarebbe stato proposto il seguito delle avventure sconclusionate dei tre amici Stu (Ed Helms), Phil (Bradley Cooper), Alan ([Zach Galifianakis) e Doug (Justin Bartha).
ATTENZIONE DA QUI IN POI SPOILER A MANETTA
Allo spettatore appare chiaro sin dal primo trailer che l'unica differenza tra le due pellicole è costituita dallo scenario. La combriccola di amici si trova infatti in Thailandia per partecipare al matrimonio di Stu e chiaramente quello che sarebbe dovuto essere un tranquillo addio al celibato si trasforma ancora una volta in un'avventura alla ricerca dell'ennesimo scomparso che rischia di mandare a monte le nozze.
A vestire i panni del desaparecido il fratello della sposa, promessa della musica classica e della chirurgia nonchè supercoccodipapà.
La trama mantiene tutto il ritmo e le gag già viste nel primo capitolo con il risveglio sconclusionato dentro la puzzolente camera di un motel di Bangkok, il sequestro di un animale, il cambio totale di direzione a pochi secondi da quella che sembra essere la conclusione e il colpo di scena finale col ritrovamento dello scomparso che, come in precedenza, era proprio sotto al naso di chi lo cercava.
Tornano anche alcune guest star come Chow (Ken Jeong) questa volta divenuto amico di Alan e Mike Tyson che fa una doverosa apparizione sul finale FINE SPOILER.
Alla fine tra i due capitoli è possibile notare una sola differenza, l'estrema volgarità di dialoghi e situazioni.
Complice Bangkok che offre molta più perdizione della già viziosa Las Vegas, la ciurma di amici si trova ora invischiata in traffici di droga, prostitute e transessuali, argomenti già trattati nel predecessore ma che qui vengono mostrati in maniera molto più esplicita.
E' indubbio che il regista, compresa l'importanza di mantenere la linea narrativa già utilizzata nel primo capitolo, abbia voluto puntare poi sull'esagerazione completa.
Alla fine il risultato non stona più di tanto visto che porta la pellicola ad un minimo distacco dalla precedente, ma sono convinto che questo stratagemma non piacerà a tutti.
Unica vera innovazione nella trama è il momento di meditazione onirica di Alan che ci fa vedere il punto di vista dello psicopatico.
Tirando le somme Una notte da leoni 2 fa ridere dal primo all'ultimo minuto ponendo lo spettatore davanti a situazioni paradossalmente comiche ma tutto sommato quasi sempre fastidiose. Peccato solo che ciò per cui si ride sia già stato visto nel primo capitolo e alla fine si sia già un po' saturi delle sfighe passate dai 4 amici.
E' uno di quei film che, sulla scala del gioppometro potrebbero infastidire lo spettatore che, immedesimandosi troppo nei protagonisti, finirebbe inutilmente col soffrire assieme a loro.
Speriamo che per il presunto terzo capitolo il regista cerchi di differenziare di più la trama.

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