mercoledì 8 giugno 2011

PAUL

Ieri sera ho rivisto Paul dopo che avevo avuto l'occasione di visionare la pellicola originale in una rassegna fantascentifica bolognese.
Beh, alla fine il timore del doppiaggio di Elio si è rivelato infondato.
Mi spiego meglio: Paul è una pellicola infarcita di citazioni e dialoghi appositamente rubati da altri film di fantascienza e infilati più o meno ovunque in situazioni "gemelle" che rischiava di essere compromessa da un adattamento poco curato.
Certo non dico che tutto fili liscio, ma se pensiamo a certe traduzioni che siamo stati costretti a subire (ndr "La macchina che era" di Futurama) Paul è grasso che cola!!!
Anticipo comunque che il mio giudizio non può essere del tutto obiettivo perchè dopo aver visto il film in lingua originale l'altra sera sapevo bene dove andare a cogliele le citazioni varie quindi potrei non aver fatto caso al totale rispetto delle battute tratte da Star Wars, Aliens, Buck Roger ecc. ecc. che si susseguono costantemente durante lo svolgimento della trama.
E parliamo quindi della trama.
Graeme Willy (Simon Pegg) e Clive Gollings (Nick Frost) turisti inglesi, dopo aver partecipato al Comi-Con di San Diego decidono di assecondare le loro pulsioni da nerd intraprendendo un viaggio in camper per visitare le tappe più famose che ogni appassionato di ufologia sogna di vedere.
Giunti in prossimità dalla famosa Area-51 i due loro malgrado entrerano in contatto ravvicinato con Paul, classico alieno del tipo "grigio" in fuga dal Governo Americano.
Precipitato sulla terra oltre sessant'anni fa, Paul racconterà a Graeme e Clive di essere fuggito da una base segreta dove ormai si sarebbe proceduto alla sua autopsia.
Ovviamente i due riusciranno nell'impresa coinvolgendo anche Ruth (Kristen Wiig) delirante bigotta ultracristiana che l'alieno convertirà alle teorie dell'evoluzionismo darwiniano.
La formula è quella del road movie: il quartetto infatti non deve far altro che attraversare gli States per raggiungere il luogo dove finalmente Paul potrà essere tratto in salvo dai suoi simili.
Purtroppo l'impresa non è semplice perchè sulle tracce dell'alieno si metterà il Governo con i suoi man in black tra cui un redivivo e bravissimo Jason Bateman.
Eccettuato il timore già chiarito all'inizio dell'articolo la pellicola, anche nella versione doppiata mantiene tutti i dubbi e le perplessità suscitate in precedenza.
In sostanza Paul è un film che passa leggero senza lasciare troppo il segno.
Vedendo il film si ride, ci si diverte ma si rimane preda di tutte quelle ovvietà che il regista, Greg Mottola, vero esperto di american teen comedy, ha voluto inserire.
Alla fine non si può dire che Paul sia un brutto lavoro perchè gli effetti digitali sono stupendi, Seth Rogen e lo stesso Elio caratterizzano benissimo il personaggio nella sua sboccatezza esagerata, e anche le situazioni vissute dai protagonisti divertono sempre.
Quello che davvero delude è la scontatezza dell'happy ending spilberghiano che rende la pellicola una sorta di tributo a E.T. più volgare, scorretto e a tratti purtroppo inutile.
Tolte le citazioni, sempre ben contestualizzate, i cameo di attrici shi-fi della vecchia scuola, e le esilaranti battute e "consulenze" dell'alieno Paul rimane uno scontatissimo film sull'amicizia e sul passaggio nell'età adulta di cui non si sentiva proprio il bisogno.
Dai creatori di Shaun of the Dead mi aspettavo qualcosa di più acuto perchè il duo Pegg/Frost è sempre stato abile nel saper combinare alla perfezione presa in giro e drammaticità delle situazioni spiazzando fino all'ultimo lo spettatore.
Probabilmente la scontatezza della pellicola deriva dal cambio di regia, che per lo sbarco in america è stata affidata non all'inglese Edgar Wright ma allo yankee (di evidenti origini italiane) Greg Mottola.
L'ennesima commedia che farà sorridere ogni nerd senza però aggiudicarsi l'onore di essere messa assieme ai dvd di Star Wars, Aliens, e le varie pietre miliari della fantascienza più "geek".
Se volete un film fatto da nerd per i nerd Fanboys è più che sufficiente.

2 commenti:

  1. speravo in qualcosa di meglio dopo i film precedenti.

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  2. ...riassumendo è una commedia USA sui buoni sentimenti, uno spreco di buoni attori

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