venerdì 10 agosto 2012

Marilyn

L'attrice più famosa di Holywood ci viene raccontata al di fuori di ogni contesto in cui siamo sempre stati abituqati a vederla e immaginata.
Il film di Simon Curtis attinge a piene mani dal libro "Una settimana con Marilyn" di Colin Clarke che ebbe la fortuna di poter fare da factotum per Laurence Olivier durante le riprese del film "Il Principe e la Ballerina" tenutesi a Londra nel 1956.
Durante i soggiorno dell'attrice il giovane Colin, nella pellicola interpretato da Eddie Redmaine, ha il difficile compito di gestire la vita della star cercando di tenerla lontana dallo stress dei fan e dalle pressioni che si creano sul set.
Con un cast stellare che tra gli interpreti vanta una efficacissima Michelle Williams e i sempre ottimi Kenneth Branagh e Emma Watson, il regista sceglie di raccontare il lato umano dell'attrice, dipingendola come una persona di una fragilità unica e misteriora.
Un simile lavoro certo non si sarebbe potuto realizzare senza la finezza recitativa della Williams che piuttosto che rischiare di ricalcare il personaggio dell'attrice sceglie di far suo il ruolo attribuendole tutte le sfumature di sofferenza cui da sempre, dopo aver lasciato il cast di dawson's Creeck, ha abituato il pubblico.
Qual che ne viene fuori è un film molto semplice, senza pretese, che ha l'unico difetto di incentrare tutto solo su due personaggi senza curare minimamente tutto il resto, e non mi riferisco semplicemente al ruolo dei comprimari, ma alla fotografia, alla regia e alla colonna sonora, che spesso sarebbero potute essere sfruttate meglio per dare maggior pathos a certe scene.
Fortuna vuole che nel casting si siano scelte le persone giuste che con la loro bravura sanno sostenere gli oltre novanta minuti di pellicola al termine della quale è davvero diffcile alzarsi dalla poltrona senza rimuginare sull'interpretazione della protagonista principale che, in tutta la sua fragilità e imprevedibilità, risulta comunque perfettamente posata e mai poco credibile.
Ennesima conferma per questa giovane attrice che oltretutto vanta già due candidature all'oscar, e che, ancora una volta riesce a tirar fuori il meglio delle proprie capacità per emozionare il pubblico.
Ovviamente in Italia il film è riduttuvamente intitolato "Marilyn" e questo ha portato più persone a intendere la pellicola come una biografia della celebre star, ma non c'è niente di più errato!
Il film di Curtis è il racconto di un'amicizia impossibile che si dipana in due storie d'amore parallele, una delle quali peraltro messa in scena da un'altrettanto convincente Emma Watson, ormai priva della bacchetta magica di Hermione ma comunque capace di assumere il ruolo di comprimaria con grande naturalezza.
Una prova di maturazione artistica per due grandi attrici anche se si sa, la stella di Marilyn è sempre quella che brilla di più.

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