lunedì 28 febbraio 2011

IL GRINTA

Sono passati ben 42 anni dalla prima trasposizione cinematografica delle gesta de "Il Grinta" ad opera del duo Hataway/Wayne, vincitore del premio oscar.
I fratelli Cohen raccolgono l'eredità letteraria del romanzo originario regalandoci un film interessantissimo e pieno di spunti riflessivi.
Merito di tutto questo non va solo alla regia, sempre superba (eccetto gli effetti digitali pessimamente integrati nella pellicola) ma anche al fantastico cast sapientemente diretto dalla coppia Cohen.
1870, America di frontiera post Guerra Civile.
Mattie Ross (Hailee Steinfeld), appena quattordicenne, si mette in viaggio verso Fort Smith, nell'Arkansas, intenzionata a vendicare la morte del padre, ucciso a sangue freddo dall'ex amico Tom Chaney (Josh Brolin) per due pezzi d'oro.
Per perseguire il suo difficile intento la ragazza chiede aiuto ad uno dei più spietati sceriffi della città, l'ubriacone dal grilletto facile Rooster Cogburn (Jeff Bridges), che, dopo una breve titubanza accetta il suo incarico. Durante il viaggio i due s'imbattono nel Texas ranger LaBoeuf (Matt Damon), che dà la caccia al killer per riportarlo in Texas e riscuotere la grossa taglia che pende sulla sua testa.
Questa in poche parole è la trama del film, pienamente ripresa dal romanzo originale, ma rivisitata nell'interpretazione offerta dai tre bravissimi protagonisti che contestualizzando al massimo i ruoli sono riusciti a creare un'alternanza continua tra cinismo, senso di giustizia, oppressione e comicità.
In effetti Il Grinta sembra essere una prova, prova di regia per i fratelli Cohen che accettano la sfida del film classico rivisitandolo a modo loro, e prova di recitazione per Bridges che dopo aver vestito i pani de Il Grande Lebowsky torna ad essere diretto dai fratelli Cohen regalando un'interpretazione assolutamente perfetta.
Io non amo i film western, ma consiglio a tutti la visione di questa pellicola che si apprezza per una qualità oggigiorno non così scontata.
Il Grinta è un film diretto, semplice, senza troppi fronzoli e pretese, magistralmente diretto ed interpretato.
Gli unici difetti sono i serpenti a sonagli creati digitalmente ed il grossolanissimo errore della scena del guado del fiume dove Mattie si tuffa nell'acqua col suo cavallo per fuoriuscirne completamente asciutta!!!
Dai f.lli Cohen non posso tollerare simili imperfezioni, specie in una pellicola così curata nei dettagli. Va infatti spesa un'ultima parola sulle inquadrature fortemente ricercate, da tributo ai vecchi classici, e ai costumi, semplicemente perfetti in ogni dettaglio.
Anche considerando le due segnalazioni di cui sopra Il Grinta è davvero un film raro, prezioso che non potrà deludere.

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