sabato 5 novembre 2011

Insidious

Dopo la tediosissima delusione provocatami da Paranormal Activity 3 ho approfittato di un viaggio di lavoro per dedicare una sera alla visione di Insidious di James Wan, regista malese artefice del primo capitolo di Saw nonchè di due pellicole per lo più sconosciute in Italia ma da non sottvalutare affatto (se non li avete visti procuratevi Dead Silence e Death Sentence).

Sono arrivato al cinema per lo più spinto dal desiderio di ammazzare i tempo e distrarmi un po' dalle tensioni lavoriative quindi ho semplicemente scelto l'unico film il cui genere potesse incontrare i miei gusti visto che l'alternativa era tra Matrimonio a Parigi, Bar sport e l'onnipresente Kung Fu Panda 2.

Avevo già letto qualcosa in merito a questa pellicole ed in particolare mi ero stupito del ritardo con cui è arrivata in Italia visto che riasale ormai a settembre del 2010 l'uscita negli States. In ogni caso dopo essermi procurato bicchierone di spuma e cestello di popcorn mi son seduto per godermi lo spettacolo.

Inizio classico, famigliola americana tipo, papà mamma e tre figli, che si trasferisce in una casa nuova dall'aspetto un po' lugubre.

Il più grande dei bambini, Dalton, cadendo da una scala piomba in una strana forma di coma da cui pare non riuscire più a destarsi nonostante i medici riscontrino l'assenza di traumi.

Una volta riportato a casa il bambino, e messo a letto con gli strumenti medici del caso, la madre Renai (Rose Byrne), inizia però a percepire qualcosa di sinistro nell'ambiente.

Dapprima si manifestano apparizioni di figure umane, ombre e rumori sinistri e successivamente la situazione si fa più concreta e pericolosa tanto da spingere Josh (Patrick Wilson) a traslocare con tutta la famiglia.

Nemmeno il cambio di casa riesce a far placare gli strani fenomeni che si fanno sempre più frequenti e "concreti" e solo l'intervento di una medium (coadiuvata da due assistenti ultranerd) permetterà di capire la ragione di quel che sta accadendo.

Dalton ha la capacità di scindere l'anima dal corpo e a causa della caduta non è più in grado di trovare la strada per rientrare in se.

Il suo corpo vuoto però ha attirato orde di spiriti che, desiderosi di una seconda chanche per tornare in vita, cercano in ogni modo di impossessarsene.

Tra questi è presente un demone molto pericoloso che sequestrata l'anima del piccolo è ormai prossimo a predere possesso del suo corpo.

Toccherà al padre Josh affrontere un viaggio nell'altrove per cercare di recuperare suo figlio sfidando delle presenze che in tenera età avevano cercato di fare la stessa cosa col suo corpo.

Uff, che fatica riassumere Insidious, perdonate se no sono stato molto sintetico ma rtagazzi, la pellicola va per forza descritta in questi termini per comprendere al meglio la struttura che Wan ha voluto dare al suo lavoro.

La prima parte del film è altamente di suspence, si attende che capiti qualcosa in un'atmosfera di calma apparente e questo sottile equilibrio è finalmente rotto dall'incidente domestico di Dalton.

Da questo momento inizia un'escalation di colpi di scena sapientemente diretti che sicuramente riuscirà a turbare gli animi più sensibili.

Della seconda parte del film si apprezza infatti il terrore graduale che il regista è stato capace di diffondere mediante colpi di scena via via più espliciti che. partendo da scricchiolii, risate e ombre arriva a mostrare, seppur per pochissimi secondi, immagini davvero grottesche.

Infine l'ultima parte è forse quella meno riuscita, con il viaggio nell'altrove che, seppur realizzato con spunti piuttosto interessanti, appare molto confuso, a tratti troppo lungo e soprattutto infinitamente scontato.

Anche il finale, telefonato e sbrigativo, non riesce a sollevare questa terza parte.

In ogni caso Insidious rimane un film davvero ben realizzato e magistralmente diretto che ha il merito di essere stato capace di farmi fare una corsa per le buie vie fuori il cinema alla ricerca della macchina (e una volta entrato in vettura ho dato un'occhiata al retrovisore per verificare se avevo qualche presenza sul sedile posteriore).

In un momento come questo in cui pellicole su possessioni stanno ritrovando il mercato dell'horror (Emily Rose, Il Rito, L'ultimo Esorcismo e l'imminente The Devil Inside) non sempre grazie alla loro originalità Insidious si apprezza per proporre il concetto di possessione in maniera diversa e circondando la vicenda con ottimi colpi di scena che sicuramente faranno fare più di un salto sulla sedia durante la visione.

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