
Sono arrivato al cinema per lo più spinto dal desiderio di ammazzare i tempo e distrarmi un po' dalle tensioni lavoriative quindi ho semplicemente scelto l'unico film il cui genere potesse incontrare i miei gusti visto che l'alternativa era tra Matrimonio a Parigi, Bar sport e l'onnipresente Kung Fu Panda 2.

Inizio classico, famigliola americana tipo, papà mamma e tre figli, che si trasferisce in una casa nuova dall'aspetto un po' lugubre.
Il più grande dei bambini, Dalton, cadendo da una scala piomba in una strana forma di coma da cui pare non riuscire più a destarsi nonostante i medici riscontrino l'assenza di traumi.

Dapprima si manifestano apparizioni di figure umane, ombre e rumori sinistri e successivamente la situazione si fa più concreta e pericolosa tanto da spingere Josh (Patrick Wilson) a traslocare con tutta la famiglia.
Nemmeno il cambio di casa riesce a far placare gli strani fenomeni che si fanno sempre più frequenti e "concreti" e solo l'intervento di una medium (coadiuvata da due assistenti ultranerd) permetterà di capire la ragione di quel che sta accadendo.

Il suo corpo vuoto però ha attirato orde di spiriti che, desiderosi di una seconda chanche per tornare in vita, cercano in ogni modo di impossessarsene.
Tra questi è presente un demone molto pericoloso che sequestrata l'anima del piccolo è ormai prossimo a predere possesso del suo corpo.

Uff, che fatica riassumere Insidious, perdonate se no sono stato molto sintetico ma rtagazzi, la pellicola va per forza descritta in questi termini per comprendere al meglio la struttura che Wan ha voluto dare al suo lavoro.
La prima parte del film è altamente di suspence, si attende che capiti qualcosa in un'atmosfera di calma apparente e questo sottile equilibrio è finalmente rotto dall'incidente domestico di Dalton.
Da questo momento inizia un'escalation di colpi di scena sapientemente diretti che sicuramente riuscirà a turbare gli animi più sensibili.

Infine l'ultima parte è forse quella meno riuscita, con il viaggio nell'altrove che, seppur realizzato con spunti piuttosto interessanti, appare molto confuso, a tratti troppo lungo e soprattutto infinitamente scontato.
Anche il finale, telefonato e sbrigativo, non riesce a sollevare questa terza parte.

In un momento come questo in cui pellicole su possessioni stanno ritrovando il mercato dell'horror (Emily Rose, Il Rito, L'ultimo Esorcismo e l'imminente The Devil Inside) non sempre grazie alla loro originalità Insidious si apprezza per proporre il concetto di possessione in maniera diversa e circondando la vicenda con ottimi colpi di scena che sicuramente faranno fare più di un salto sulla sedia durante la visione.

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